![]() ![]() Uno, nessuno e centomila è un soliloquio della lunghezza di duecento pagine, un’argomentazione complessa, ricca d’esempi e di confutazioni, ma, soprattutto, è un ironico e intricato dialogo con il lettore, che non può non ritrovarsi in ogni affermazione folle eppure tremendamente vera di Vitangelo Moscarda, il protagonista.Ĭi sono passi lenti, complessi ed articolati che spesso ho dovuto rileggere per comprenderli davvero, ma nel complesso, a lettura terminata, non posso non dire che ho amato questo romanzo, di natura filosofica, dalla prima all’ultima pagina. ![]() Questo non è uno di quei libri che possono essere letti anche se stanchi, con le palpebre pesanti dal sonno, no. ![]() Non è una lettura da prendere alla leggera, da affrontare a cuor leggero, in maniera superficiale. Non è un libro lungo, è vero, ma in sé racchiude una complessità, una profondità ed una sensibilità che lo rendono lungo tanto quanto lo è un libro di cinquecento pagine. Uno, nessuno e centomila è stato il primo romanzo che ho letto dello scrittore siciliano Luigi Pirandello e mi ha conquistata dalle prime pagine. ![]()
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